"Il Budget di Salute è un modello di welfare che mira a sconvolgere il paradigma dell’offerta pubblica attuale, potenziandola nell’ottica del benessere della persona. Un sistema di azioni che prende in carico la persona in quanto tale, tenendo conto del proprio contesto di vita in relazione alla comunità in cui vive". Su Vita Non Profit, l'intervento di Edoardo Barbarossa, Presidente di Ebbene.
Quello che è successo all’interno di alcune strutture RSA a causa del covid-19 - scrive il Presidente - ha accelerato i processi decisionali che mirano alla deospedalizzazione e dei pazienti che per vari motivi sono a carico del sistema sanitario nazionale e alla promozione di processi di continuità ospedale territorio. Molti dei pazienti, ad esempio una buona parte di persone anziane, presenti nelle RSA di oggi, 20 anni fa non erano inseriti nelle strutture in quanto ricevevano un’assistenza diversa da parte dei care-giver nella propria abitazione.
Oggi diversi fattori che insistono nella realtà come: l’aspettativa di vita sempre più alta, una società più veloce, il fenomeno dell’emigrazione e i progressi in ambito sanitario; ci restituiscono una fotografia molto distante dalla logica secondo cui l’attuale sistema sanitario è stato pensato ed organizzato.
Occorre rivedere drasticamente un sistema sanitario calibrato per trovare “soluzioni definitive” in quanto la crisi sanitaria e sociale causata dal Covid-19 ci ha mostrato come sarà sempre più difficile trovare soluzione definitive specialmente in ambito sanitario.
Il cardine di questo approccio è la centralità della persona ed un sistema di welfare che si forma sui suoi bisogni ed aspettative, sull’idea di consentire ad ogni persona di vivere fra i propri affetti e nella propria comunità.
Ecco quindi che torna in auge il modello del budget di salute. Il recente piano Colao per la ripresa cita espressamente l’adozione dei budget di salute come azione di sistema necessaria per il rilancio del sistema sanitario. I budget di salute fin ora per la maggior parte utilizzati per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità psichica, vedono un grande campo d’azione e di replicabilità in diversi settori: dal pubblico, tramite la co-gestione in collaborazione con il terzo settore, al privato che può applicare la logica e il metodo dei budget di salute per erogare prestazione sociosanitarie.
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