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Coronavirus, Forum Terzo Settore: servizi sociali al collasso

25-03-2020 16:43

Redazione

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Coronavirus, Forum Terzo Settore: servizi sociali al collasso

L'appello di Claudia Fiaschi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore

 

 

 

 

 

 

Il Forum del Terzo settore lancia l’allarme e scrive al commissario della Protezione Civile e alla ministra Catalfo: “Servono urgentemente i dispositivi di protezione per consentire ai volontari di aiutare i più deboli. Non possiamo abbandonare gli anziani soli, le persone con disabilità e le loro famiglie proprio in questo momento”.

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Roma, 24 marzo 2020 – “E’ necessario e urgente distribuire i presidi sanitari anche ai volontari e agli operatori impegnati nelle attività di assistenza alle persone che già si trovavano in una condizione di fragilità e marginalità: in questo periodo difficile ai bisogni di anziani soli, disabili, minori in comunità, migranti provvedono in larga parte le associazioni, le organizzazioni di volontariato e le cooperative sociali

Ma i loro sforzi rischiano di fermarsi perché non dispongono di presidi sanitari di protezione, una carenza che sta esponendo sia i volontari che chi viene aiutato ad un rischio enorme di contagio: sono molti i volontari già ammalati e purtroppo anche quelli che sono morti”. Questa la situazione illustrata dalla portavoce del Forum del Terzo Settore, Claudia Fiaschi, in una lettera inviata al capo della Protezione Civile e commissario straordinario per l’emergenza Covid, Angelo Borrelli e alla ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Nunzia Catalfo.

 

E’ stata fatta una verifica fra le principali reti aderenti impegnate nell’emergenza, e quello che viene fuori è che il fabbisogno minimo di dispositivi sanitari per le prossime quattro settimane è imponente. Non riguarda solo le mascherine, da tempo introvabili, ma camici, occhiali di protezione, guanti, liquidi igienizzanti, termometri a infrarossi, tute di protezione per agenti biologici.

 

Se questo materiale non verrà messo urgentemente a disposizione della rete di associazioni, rischia di collassare il sistema di aiuto rivolto a migliaia di persone in condizioni di marginalità e fragilità, alle quali l’epidemia di Coronavirus sta aggiungendo ulteriori sofferenze.