Dalla prof. Davide Arcidiacono, membro del Comitato Scintifico della Fonfdazione Ebbene, riceviamo questa testimonianza su un progetto formativo con gli studenti dell'Università di Catania.
(Fonte unictmagazine) Soluzioni innovative e inclusive per i giovani e gli anziani del territorio etneo. A “crearle” – grazie alle attività laboratoriali del corso di studi in Sociologia dell’innovazione condotto dal prof. Davide Arcidiacono - gli studenti del corso di laurea magistrale in Sociologia delle reti, dell’informazione e dell’innovazione del Dipartimento di Scienze politiche e sociali.
Gli studenti del Dsps - Alessia Serra, Simone La Mela, Rosa Linda La Mela, Gabriella Costa, Alessandro Nunnari, Simona Spitalieri e Francesco Patti – hanno ideato i progetti Co-housing Catania e Cinere che, per la particolare inclusività e innovazione, sono stati selezionati per partecipare alla quinta edizione del Festival nazionale dell'economia civile che si è svolta a Firenze nei giorni scorsi.
Co-housing Catania si propone di realizzare una piattaforma di scambio tra giovani studenti in cerca di un alloggio e anziani soli che necessitano di assistenza in casa, mentre il progetto Cinere sviluppa l’idea di un Festival del Cinema dedicato ai giovani per evitare lo spopolamento di questa categoria dalla cittadina di Adrano e dintorni.
La partecipazione al festival fiorentino ha rappresentato per gli studenti dell’ateneo catanese un’esperienza ricca di spunti e incontri.
«Nel primo giorno ci è stata data la possibilità, insieme ad altri giovani provenienti da altri atenei e istituti scolastici italiani, di esporre i nostri progetti all’Università di Firenze nei locali del dipartimento di Scienze politiche – racconta Alessia Serra -. Siamo stati lieti di partecipare, inoltre, a un altro hackathon trasformativo, dove tutti noi abbiamo svolto ruoli e compiti differenti, dandoci la possibilità di confrontarci con molti giovani provenienti da licei, triennali e magistrali».
Una prima giornata che ha permesso ai giovani studenti catanesi di assistere all’intervento dell’economista e vincitore del Premio Nobel per l’economia nel 2001, Joseph Stiglitz, alla presenza del sindaco di Firenze, Dario Nardella.
Nei giorni successi, a Palazzo Vecchio, nel salone dei Cinquecento, si sono susseguiti diversi interventi tra cui il messaggio di papa Francesco alla comunità del Festival nazionale dell’Economia Civile.
Tra i relatori il direttore del festival e co-fondatore NeXt Economia, Leonardo Becchetti, il cavaliere del lavoro e presidente di Federcasse, Augusto dell’Erba, il capo di gabinetto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Mario Antonio Scino, e il presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini, che hanno discusso della sfida del benessere e della sostenibilità nell’era della transizione ecologica e digitale e di come l’Unione Europea possa rispondere alle vulnerabilità interne ai Paesi membri ed esterne che derivano da cambiamenti climatici e dai nuovi equilibri geo-politici.
Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, invece, si è soffermata sul ruolo dell’abitare e sulle sue funzioni in ambito sociale.
Di particolare interesse l’emozionante intervento di Shirin Ebadi, legale iraniana, premio Nobel per la Pace nel 2003, che ha evidenziato la situazione attuale in Iran attuale e il ruolo dell’occidente.
In chiusura di lavori l’intervento di Kaushik Basu, ex capo consigliere economico del governo indiano e chief economist della Banca Mondiale dal 2012 al 2016, che ha parlato di come si possa ripensare una economia più civile rafforzando l’etica del lavoro e la partecipazione dal basso.
«Questa esperienza è stata davvero preziosa per tutti i noi in quanto ci ha permesso di valorizzare il nostro percorso formativo e di crescita professionale attraverso il confronto con altri studenti provenienti da tutta Italia e attraverso i contributi illustri dei relatori partecipanti al festival», aggiungono i giovani alfieri di Unict.
«La partecipazione degli studenti del Dipartimento di Scienze politiche e sociali al Festival dell’Economia civile ha rappresentato un momento di impegno delle nuove generazioni per un cambiamento di paradigma nelle relazioni socio-economiche per una transizione non solo verde e digitali, ma anche giusta ed equa», ha aggiunto il prof. Davide Arcidiacono.