Venerdì 28 settembre Catania è divenutaCapitale del Dono, dopo Milano e in attesa della tapparomana del 4 ottobre - giornata nazionale del dono  - il capoluogo etneo èstato protagonista del "3° Giro dell’Italia che dona" e con esso i giovani e leperiferie.
Zappette alla mano: 20 bambini di Librinohanno piantato e donato alla loro città un nuovo spazio verde rigenerandoun’aiuola del centralissimo Parco Falcone;uno spazio dedicato alle famiglie che da oggi ha una nuova vita grazie a unpercorso di rigenerazione urbana iniziato la scorsa primavera con "Trasforma laTua terra",  progetto nato per contrastare, anche a Librino, ogni forma dimafia e che partendo dal polo educativo Villa Fazio si è concluso oggi nelcentro della città in occasione delle settimane del Dono. Â
Una storia semplice, bambini che donanoil loro tempo e il prodotto del loro lavoro ad altri bambini e alla loro città ,mettendo insieme fratellanza, voglia di futuro e amore per la propria città ,insomma Dono. Â
"La FondazioneEbbene - afferma il Presidente EdoardoBarbarossa - ha voluto questa giornata perché essa stessa nasce daun progetto di Dono dei cittadini verso la Comunità , è frutto di un’azioneculturale e di responsabilità sociale per il contrasto ad ogni forma didisuguaglianza, illegalità e povertà . Nell’iniziativa di oggi i giovani sonoprotagonisti di un passaggio di consegne, sono cittadini che possono, insiemeall’amministrazione rendere più bella la città e questa è, d’altronde, lascommessa che da sempre caratterizza le  nostra Fondazione".
"Abbiamo accolto con grandeorgoglio questa iniziativa  - ha dichiarato il sindaco di CataniaSalvo Pogliese durante la cerimonia di consegna - e il grandemessaggio educativo che è stato trasmesso ai giovani in un contesto temporalemolto delicato in cui prevale l’individualismo, e dove far percepirel’importanza di donare se stessi per la propria città e per la propria comunità rappresenta un messaggio pedagogico di grande valenza."Â
Alla cerimonia di consegna presenteanche Edoardo Patriarca Presidente dell’Istituto italiano della Donazione: "Ho voluto fortemente questa tappa al Sud - dichiara - perché il dono è bellezza, accoglienzae generosità . Appartiene a tutta l’Italia e non sono alla parte più ricca equesto nostro paese per ripartire ha bisogno di tutto ciò che il sud può donare".
Tutta la giornata è stata caratterizzatadall’attenzione verso i giovani sin dalla mattina quando il Segretario generaledell’Istituto italiano della Donazione Cinzia Di Stasio haincontrato, insieme all’Assessore alla Pubblica Istruzione, Attività e BeniCulturali, Pari Opportunità e Grandi Eventi del Comune di Catania, BarbaraMirabella e a Edoardo Barbarossa, 300 studenti che per un’interamattinata si sono interrogati sul significato del dono stimolati dai raccontidi 5 testimonial d’eccezione: Orazio Arancio  rugbista nazionale, MaurizioGibilaro  Coordinatore di  Telethon Catania, Luca Luparelli medicoprelevatore dell’Associazione Donatori Volontari Sangue San Marco e  KatyChiarenza, associazione Comunità Papa Giovanni XXIII.
Ad ospitare il dibattito l’Istituto Comprensivo "Sauro - Giovanni XXIII", scuola aperta alla città ealle esperienze di dono e partecipazione sociale, come ha affermato,in apertura, la dirigente Francesca Condorelli.Â
La periferia che arricchiste lacittà , così Catania ha interpretato la giornata dedicata al Dono in attesa del4 ottobre.Â