Dieci giovani con disabilità intellettiva e tanta voglia di mettersi in gioco. Sono loro i protagonisti del laboratorio T-Lab organizzato nell’ambito del progetto Accorciamo le distanze – sostenuto da Fondazione Èbbene e Fondazione Cattolica -, che per tre appuntamenti li ha visti scendere in campo nei panni di animatori di bambini e di ragazzi con cui hanno portato avanti attività creative e sportive pensati ad hoc insieme alle educatrici.
Con il progetto Accorciamo le distanze, infatti, i giovani con disabilità intellettiva di Vale Un Sogno Cooperativa sociale, nostro Nodo di Prossimità, si sono avvicinati ulteriormente alla comunità, prendendosi cura del territorio all’interno degli spazi dell’Associazione Tennis San Giovanni Lupatoto. Il progetto si è posto come obiettivo principale proprio la riduzione della distanza tra disabilità intellettiva e comunità territoriale, disponendo di spazi vissuti da tutta la società civile per la realizzazione di percorsi occupazionali inclusivi.
Solo così si crea comunità viva attorno alle persone con disabilità, animando spazi e luoghi dove possano sentirsi incluse non solo in quanto membri più fragili, ma primariamente perché contribuiscono attivamente al mantenimento di uno spazio comune attraverso il loro lavoro e le loro abilità, messe a servizio di tutti i frequentatori del Circolo. Essere parte attiva di una comunità significa, infatti, mettere in gioco il proprio talento e aprirsi al dialogo.
Lo spazio del Circolo Tennis è un punto di riferimento per la comunità dagli anni Cinquanta e dal 1984 è gestito dall’Associazione. Soci, giovani atleti che frequentano la scuola di tennis, famiglie e cittadini hanno potuto sperimentare l’esperienza di convivialità e prossimità con i giovani di Vale Un Sogno Cooperativa sociale, impegnati nel servizio al tavolo del ristorante Dritto e Rovescio, nelle manutenzioni del verde e nella manutenzione di spazi e campi da gioco. Ma anche nella creazione di quadri con la tecnica dello string art. Intrecciando fili colorati, i ragazzi con disabilità intellettiva hanno mostrato a grandi e piccini del centro estivo come la creatività sia, davvero, alla portata di tutti.