Il loro viaggio è iniziato il 25 febbraio, quando da Doneck hanno raggiunto un’area non ancora presa di mira dai bombardamenti, ignari che quel viaggio per l’Italia sarebbe stato di sola andata. Sapevano, come raccontano gli educatori che li hanno accompagnati, che qui li aspettavano il sole, il mare, la spiaggia. Ma, soprattutto, persone molto generose pronte a prendersi cura di loro. Tra queste i giovani operatori della Fondazione Èbbene e dell’Hub Spazio 47, che nelle scorse settimane si sono mobilitati per accogliere 27 orfani da 6 a 15 anni e 7 adulti provenienti dall’Ucraina.
L'operazione umanitaria è stata coordinata dalla Comunità Papa Giovanni XXIII e dalla rete di associazioni Stop the war now, con la collaborazione della Cgil che ha curato la logistica in Italia, del sindacato polacco Solidarnosc, che si è occupato dei trasferimenti in Polonia, del Movimento 5 stelle che ha finanziato il volo charter.
Una giornata intera per montare i letti e sistemare le due strutture in cui il gruppo è stato accolto – quella di via Santa Maddalena gestita dalle suore vincenziane e quella di via Vittorio Emanuele delle suore francescane – una grande cena per rifocillarli dopo il lungo viaggio che hanno affrontato per arrivare fino a Catania. Poi due giorni dedicati alle pratiche burocratiche gestite in sinergia con la Questura di Catania. Non parlano italiano e inglese, ma il linguaggio del cuore consente ai volontari di ascoltare e accogliere i loro bisogni, per farli sentire a casa. Così gli sguardi di chiusura, sofferenza e resistenza della prima notte si sono tramutati, nel giro di poche ore, in sorrisi e occhi pieni di speranza e gratitudine.
La parte più difficile è passata, inizia ora per loro una nuova avventura a cui tutta la comunità a chiamata a prendere parte. I giovani di Spazio 47 si sono subito attivati per lanciare una campagna, dal titolo “C’era una volta, dona una nuova favola alle bimbe e ai bimbi ucraini”, per intercettare non solo vestiti – soprattutto estivi e in buone condizioni-, giocattoli, quaderni da colorare, matite e colori, cibo e beni di prima necessità per i bimbi e i loro accompagnatori, ma soprattutto persone che abbiano voglia di mettere a disposizione dei nuovi arrivati la risorsa più preziosa che abbiamo: il tempo.
Sono ancora spaesati, stranieri in una città che è diventata in una notte la loro nuova casa e hanno bisogno di sentirsi accolti e coinvolti in attività ludico ricreative pensate per integrarli e intrattenerli. Artisti, fotografi, musicisti, danzatori, giocolieri, insegnanti, animatori chiunque abbia voglia di donare il proprio tempo è invitato a compilare il form per organizzare le attività con i volontari di Spazio 47.
Qui è racchiuso il significato più profondo del concetto di Prossimità che Fondazione Èbbene promuove da dieci anni. Qui, sul campo e in emergenza, si gioca la vera partita all’insegna della cooperazione e della solidarietà.
Per partecipare alla campagna compila il modulo di Google scrivendoci in che modo puoi sostenere i bimbi oppure contatta il numero 347 093 1306.