“Una notte al Museo”, un progetto della Fondazione Ebbene che aiuta i bambini a esprimere le proprie emozioni attraverso l’arte digitale.
Clay Animation e Modellazione, un percorso di 140 ore distribuite tra i mesi di settembre 2024 e maggio 2025 all’interno del progetto “Una Notte al Museo”, che ha permesso ai bambini delle scuole elementari di acquisire le competenze necessarie per dare vita ai propri personaggi e storie, guidati dalla pazienza e dall’esperienza di professionisti della tecnica che, si sono ritrovati a ricoprire un ruolo nuovo. La durata del corso ha consentito ai piccoli di affrontare con calma e serenità ogni fase del processo creativo, dall’ideazione dei personaggi alla realizzazione dei filmati, passando per la creazione dei fondali e di scenografie attraverso tecniche ibride di modellazione e disegno.
L’obiettivo principale di questi laboratori è stato quello di offrire ai bambini uno spazio di crescita artistica e personale, insegnando loro a esprimere emozioni e sensazioni in maniera creativa e consapevole. Grazie all’uso delle tecniche artistiche, i bambini non solo hanno sviluppato competenze tecniche, ma hanno anche imparato a riflettere su temi emozionali e narrativi, acquisendo un uso consapevole della comunicazione digitale.
Il progetto si svolge nel territorio di Messina, una città ricca di storia e cultura, ma che purtroppo presenta una scarsissima conoscenza da parte dei bambini e delle famiglie del patrimonio culturale della città. Un fenomeno che ha portato a una crescente disaffezione nei confronti della città e delle sue tradizioni. “Una notte al Museo” nasce per avvicinare i più piccoli al proprio territorio, così da stimolare l’interesse verso Messina e il suo patrimonio culturale attraverso la creatività e la tecnologia.
Gli insegnanti si sono sorpresi nel vedere come i piccoli, con molta naturalezza, riuscissero a trasformare un semplice pezzo di argilla in un personaggio animato o in un'emozione. I primi abituati a stare dietro le quinte, a progettare e perfezionare, si sono ritrovati a condividere il loro mondo con i bambini, e da questo incontro ne sono usciti cambiati.
In un mondo sempre più dominato dalla tecnologia e dalla comunicazione digitale, il progetto della Fondazione Ebbene si distingue per la sua capacità di utilizzare le tecnologie in modo educativo, artistico e inclusivo. Un'esperienza che ha messo in luce non solo l’abilità dei bambini, ma anche la passione e l’impegno degli esperti nel trasferire un sapere che non si limita alla tecnica, ma abbraccia anche la dimensione emotiva dell’arte, dimostrando ancora una volta che l’arte è un linguaggio universale, capace di unire generazioni diverse e di far risplendere il talento che si nasconde in ognuno di noi.
