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I Giovani di MCL di Messina “accendono” Piazza Casa Pia di futuro. Venerdì scorso l’evento con più di

12-10-2022 18:25

Redazione

News, Da Èbbene,

I Giovani di MCL di Messina “accendono” Piazza Casa Pia di futuro. Venerdì scorso l’evento con più di 200 studenti

Giovani e futuro con la consapevolezza che serve impegno per costruire questo binomio

 

 

 

 

 

 

 

A Piazza Casa Pia, che guarda il mare dal cuore di Messina, i giovani di MCL del progetto “La Gimkana del Sabato” hanno dato vita nei giorni scorsi a un evento che sa di futuro. 

 

Più di 200 studenti delle scuole superiori della città, insieme ai docenti, hanno accolto con entusiasmo l’invito dei giovani di MCL a incontrarsi in uno spazio comune per parlare di “Giovani, formazione e futuro”, questo il titolo dell’appuntamento, confrontandosi con alcune realtà – associazioni del terzo settore e mondo produttivo – sulle opportunità che la città di Messina offre. Dai percorsi formativi alla necessità di impegnarsi attivamente per trasformare la città in uno spazio nuovo e produttivo, dove la creatività e l’arte non sono “attitudini” da esportare necessariamente fuori ma possono diventare accento per rigenerare, far crescere il territorio, animarlo di un’energia intensa e interessante.

 

Importante la sfida che i Giovani di Mlc hanno accolto: rigenerare, informare, formare, animare e costruire coesione sociale. Ѐ ancora vivo il ricordo del 23 maggio, quando proprio la Piazza Casa Pia, diventata luogo simbolo del progetto Gimkana del Sabato nato da Welfare di Prossimità, si è accesa di legalità e futuro, di contrasto alle criminalità.

 

E proprio legalità e un futuro libero dalle “costrizioni”, dall’obbligo di dover lasciare la propria terra, è il terreno comune dell’impegno dei giovani di MCL, che oggi – nella loro sfida quotidiana – aggiungono un tassello in più: accendere il desiderio dei giovanissimi di restare.

 

Nelle parole di Claudia c’è tutto il senso di una “rivoluzione sociale e culturale” che va costruita coinvolgendo tutte le forze in campo.

 

“I Grandi si aspettano da Noi che ci formiamo, andiamo all’estero e poi torniamo per cambiare tutto. Ѐ una visione certamente bella, intensa, ma è un’aspettativa non una responsabilità. E noi questa aspettativa la sentiamo incollata addosso come un vento che si appiccica e non va via. Per tornare, per non vivere questo "peso" abbiamo bisogno di strumenti concreti".

 

Parlare e aprire un dialogo ampio con gli studenti e i giovani per farli innamorare o rinnamorare di un futuro possibile anche al Sud, anche con tutta la “questione meridionale”… è una sfida… la partecipazione collettiva e il protagonismo giovanile certamente la strada.