Un luogo che sa di legalità e futuro, dove i giovani, quelli con tante idee e progetti in testa, possono investire energie nuove per contribuire alla crescita del territorio. È questa la sintesi del Centro per l'Impresa Giovanile di Camporotondo Etneo, che meroledì scorso ha aperto le porte ai cittadini e alle nuove generazioni.
Il progetto è promosso dal Centro di Prossimità Mosaico, in collaborazione con il Comune di Camporotondo Etneo, Consorzio Sol.Co. e realizzato con l'esperienza e il know how di Spazio 47.
Condividiamo la sintesi della giornata d'inaguruazione che si è svolta lo scorso 30 giugno.
Generare nuove economie puntando sul protagonismo dei giovani e sul dialogo produttivo tra pubblico e privato sociale. Un progetto che diventa percorso perché traccia una direzione precisa: costruire legalità laddove c’era malavita e criminalità, aprire le porte alle nuove generazioni, quelle che scelgono di restare in Sicilia o tornare per mettere in campo nuove idee imprenditoriali.
È questa la storia che ruota attorno al Centro per l’Impresa Giovanile di Camporotondo Etneo, bene confiscato alle Mafie e oggi un luogo aperto alla comunità e ai giovani che hanno un’irrefrenabile voglia di esserci, di fare per contribuire in maniera nuova alla crescita dei territori.
«È un segnale forte, quello che lanciamo alla comunità di Camportondo Etneo – ha dichiarato il Sindaco Filippo Privitera, in occasione dell’inaugurazione ufficiale del Centro che si è tenuta ieri, mercoledì 30 giugno -. L’Amministrazione comunale c’è, siamo presenti insieme alle realtà del privato sociale per costruire legalità e futuro. Il Centro per l’Impresa Giovanile racconta l’impegno di trasformare beni confiscati alle Mafie in luoghi nuovi e produttivi, dove i giovani hanno l’opportunità di mettere in campo tutto il loro talento».
Già nei mesi scorsi è stato bello vedere l’entusiasmo dei tanti giovani che hanno risposto alla Call for Ideas lanciata dal progetto. Dall’impresa editoriale alla creazione di un minimarket che mette insieme territorio e innovazione, dal mercato metropolitano che riqualifica spazi e luoghi alle imprese agricole e legate al settore della bioedilizia. Queste alcune delle idee che domani, venerdì 2 luglio, si sfideranno in occasione dell’Hackathon Day: i team vincitori entreranno a far parte di un percorso d’accompagnamento, in una logica nuova e che li vede non semplici fruitori di uno spazio, ma protagonisti di un luogo che si alimenta e si rafforza con energie e stimoli nuovi.
Il Centro per l’Impresa Giovanile accompagnerà gratuitamente i team in tutte le fasi di pre-incubazione, incubazione e post incubazione d’impresa con azioni e servizi dedicati, dalla consulenza di marketing alla redazione di un business plan.
«Vogliamo dare un’alternativa a chi è costretto a lasciare la Sicilia – ha aggiunto Claudia Pasqualino, Presidente della cooperativa sociale Mosaico, Centro di Prossimità della Fondazione Èbbene - ma anche uno strumento concreto per ritornare nella nostra terra. A dare valore al progetto anche l’entusiasmo con cui i cittadini e le aziende di Camporotondo Etneo hanno accolto l’iniziativa, un segnale forte che testimonia come essere In Rete diventa uno strumento per vincere l’illegalità e l’esclusione sociale».
E se in via Luigi Capuana 10 si respira già aria di futuro e sviluppo, tutto passa per la costruzione di una Rete forte e produttiva come quella che ha contribuito alla realizzazione del progetto: Mosaico, cooperativa sociale Mosaico e Centro di Prossimità di Fondazione Èbbene, Comune di Camporotondo Etneo, Consorzio Sol.Co., insieme al know-how e all’esperienza di Spazio 47.