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A Firenze è andato in scena un Paese generativo e capace di futuro

01-04-2019 01:36

Redazione

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A Firenze è andato in scena un Paese generativo e capace di futuro

Si è concluso ieri 30 marzo il Festival dell’Economia Civile con un grande successo di pubblico, esperienze e idee

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Tre giorni di dibattiti, 80 relatori, 18 panel, decine di giovani protagonisti con le loro imprese innovative, sostenibili e inclusive e più di 1.500 partecipanti: un contributo importante per il dibattito pubblico e per la valorizzazione di buone pratiche di imprese e finanza civile in un Paese alla ricerca di crescita, innovazione e nuovi modelli economici e sociali. Dal palco del Festival a Palazzo Vecchio, dove viene annunciata anche la seconda edizione di questa importante iniziativa, arrivano al Governo italiano precise proposte sui temi dibattuti nella tre giorni fiorentina.
Il Festival Nazionale dell’Economia Civile, nello spirito dei partecipanti, dei giovani innovatori, delle scuole chiede al Parlamento e al Governo italiano di mettere al centro della loro azione l’unica direzione di sviluppo possibile e sostenibile, quella che coniuga valore economico, dignità del lavoro e tutela dell’ambiente. E di lanciare una nuova visione per il Paese che sostituisca conflitto, rabbia e paura con felicità e "ricchezza di senso" della vita.
È possibile costruire società 100 per cento generative, dove tutti - anche le categorie più deboli - siano messe in condizione di essere felici perché capaci di contribuire al benessere degli altri. Di seguito i primi passi concreti individuati e a portata di mano per muovere su questo sentiero.
Macroeconomia, occupazione e crescita.I promotori del primo Festival Nazionale dell’Economia Civile chiedono di sbloccare al più presto i cantieri e di creare un rapporto armonioso tra mondi dell’economia, amministrazione e della giustizia civile. In Italia sono disponibili circa 100 miliardi di euro di investimenti stanziati e da impiegare.Le risorse ci sono l’Unione Europea le ha messe a disposizione, dobbiamo saperle spendere.
Uno sviluppo sostenibile passa anche per una più incisiva politica rivolta alle aree interne in corso di spopolamento, per ridare speranza a giovani e meno giovani che vi abitano (con il sostegno alle imprese sociali ed a cooperative di comunità) [...] continua a leggere l’articolo, clicca qui.
Fonte: Vita.it

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