Donare pasti gratuiti alle persone in difficoltà economica, coinvolgendo la ristorazione, gli enti del terzo settore, i servizi sociali e gli utilizzatori che si recano direttamente nei ristoranti coinvolti. Queste le linee di Save Meal, il progetto che ha avviato una sperimentazione per il recupero delle eccedenze alimentari nella ristorazione secondo un approccio innovativo di circular food. Save Meal ha ottenuto il contributo del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca."L’aspetto innovativo del modello - si legge nel sito del progetto - consiste nel trasformare un sistema di consegna puntuale in un modello a rete, dove i vettori di consegna non dipendono dai ristoranti ma sono indipendenti e agiscono sul territorio urbano in base alla prossimità del punto di raccolta e di consegna".
Si è ora conclusa la prima sperimentazione, curata dall’associazione Isnet e realizzata insieme alla Caritas di Rimini, che ha coinvolto alcuni "utenti" in veste di veri e propri "ricercatori" dei vari aspetti previsti dal progetto, con una verifica dei flussi e dell’App appositamente predisposta. "Le difficoltà economiche crescenti interessano nuove fasce della popolazione. - sottolineano gli osservatori - Un esempio sono gli over 55 che hanno perso il lavoro e non sono ancora in età pensionabile: persone che non riescono ad affrontare la spesa mensile per beni e servizi essenziali per uno standard di vita accettabile.
Secondo Mario Galasso Direttore della Caritas di Rimini "si tratta di un’occasione straordinaria di compensazione sociale: gli operatori della capitale dell’accoglienza turistica aprono le porte anche alle persone in difficoltà". Anche i servizi sociali del Comune di Rimini hanno contribuito al miglioramento del sistema con suggerimenti sulle modalità di identificazione dei destinatari del progetto. L’espletamento dei servizi di ricerca, servizi di infrastrutturazione ICT e servizi di comunicazione sono stati assegnati all’RTI (raggruppamento temporaneo di impresa) avente come mandataria l’Università di Bologna Dipartimento di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione (DEI) «Guglielmo Marconi» e, come mandanti, Associazione Isnet e l’agenzia di Comunicazione Terenzi.
Fonte: Redattore Sociale