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La Fondazione Èbbene, collabora nel progetto “Play for the Future” di Fondazione Milan

10-05-2023 11:51

Redazione

News, Da Èbbene,

La Fondazione Èbbene, collabora nel progetto “Play for the Future” di Fondazione Milan

In foto: Paolo Scaroni presidente Fondazione Milan, Carlo Nordio Ministro della Giustizia, Giovanni Gorno Tempini presidente Fondazione CDP.

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La Fondazione Ebbene, collabora nel progetto “Play for the Future” di Fondazione Milan. Abbiamo il piacere di condividere il comunicato stampa di lancio del progetto.


 

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Al via “Play for the future”: lo sport come strumento di riscatto sociale 

 

Ministero della Giustizia, Fondazione CDP e Fondazione Milan lanciano un nuovo progetto  dedicato a 120 giovani inseriti nei circuiti penali 

 

Previsti percorsi di educazione sportiva e orientamento lavorativo in quattro città: Bari, Catania, Napoli e Palermo 

Milano/Roma, 4 maggio 2023 – Fondazione Milan Fondazione CDP, in collaborazione con il  Ministero della Giustizia, lanciano il progetto “Play for the Future” per il reinserimento sociale  dei giovani introdotti nei circuiti penali attraverso percorsi di educazione sportiva e di orientamento  professionale. 

Il progetto, perfezionato presso la sede del Ministero della Giustizia alla presenza del Ministro Carlo Nordio, del Presidente della Fondazione CDP Giovanni Gorno Tempini e del Presidente di AC  Milan e Fondazione Milan Paolo Scaroni, punta ad arricchire i percorsi di messa alla prova dei  giovani inseriti nei circuiti penali, realizzando attività sportive e laboratori socio-lavorativi che  possano tradursi in un’esperienza di crescita, di approfondimento e di orientamento per il percorso di  vita delle ragazze e dei ragazzi coinvolti, oltre a favorire l’avvio di una prima esperienza  professionale. 

Secondo uno studio del Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità del marzo 2023, dei  14.198 giovani inseriti nei circuiti penali, oltre il 97% intraprende percorsi alternativi alla sola pena  detentiva, come quello della messa alla prova, una forma di esame giudiziale attraverso cui il  processo penale viene sospeso e il minore viene affidato ai servizi sociali per compiere un percorso  rieducativo. 

In accordo con il Ministero della Giustizia, nelle quattro sedi selezionate di BariCataniaNapoli Palermo, gli Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni (USSM) selezioneranno 60 giovani tra i  16 e i 22 anni impegnati per due stagioni in questo iter di riabilitazione sociale alternativo al carcere,  ai quali sarà offerta la possibilità di incamminarsi fino a giugno 2024 su un duplice percorso:  

• quello di educazione sportiva permetterà loro di confrontarsi con i propri coetanei, gestire  insieme gli spazi di gioco, imparare valori come il rispetto dell’altro, la condivisione,  l’altruismo e il lavoro di squadra. Tutte le attività saranno coordinate da un team di tecnici  sportivi specializzati, così da assicurare un adeguato coinvolgimento dei ragazzi sia  nell’attività sportiva che in quella di socializzazione e conoscenza reciproca. 

• Contestualmente, il progetto prevede anche l’avvio di un percorso di orientamento  lavorativo, nell’ambito del quale ogni partecipante sarà seguito personalmente per redigere  un bilancio delle proprie competenze e avviare un iter di accompagnamento all’inclusione  lavorativa. Verranno coinvolte le aziende, i centri sportivi e le società dilettantistiche del 

 

territorio, saranno organizzati corsi di aiuto allenatore e, a seguito della fase di orientamento,  nel 2024 due beneficiari per presidio saranno inseriti in un percorso di stage presso le  associazioni e società sportive locali, per una prima esperienza di inserimento lavorativo, con  l’erogazione di “borse di lavoro” che possano garantire un primo supporto economico ai  giovani. 

Carlo Nordio, Ministro della Giustizia, ha spiegato: “Sport e lavoro, insieme alla cultura, sono le  vie maestre per aprire una nuova occasione di vita ai ragazzi inseriti nei circuiti penali. Con questo  progetto, scegliamo di giocare una partita decisiva nell’interesse della collettività: offrire ai giovani  un percorso di formazione e una concreta occasione professionale, perché non tornino a delinquere,  significa permettere all’intera collettività di investire nel proprio futuro, secondo i più alti dettami  costituzionali”.  

Paolo Scaroni, Presidente di AC Milan e Fondazione Milan, ha dichiarato: “Il nostro progetto, nato  in partnership con il Ministero della Giustizia e Fondazione CDP, si propone di offrire nuove  opportunità di crescita per dei giovani che aspirano a rientrare nella vita sociale. Un'iniziativa che  abbina educazione sportiva e inclusione lavorativa, in linea con i valori che costituiscono il carattere  distintivo di Fondazione Milan, da vent'anni impegnata a favore delle generazioni future”. 

Giovanni Gorno Tempini, Presidente di Fondazione CDP, ha commentato: “L’inclusione giovanile  è una priorità strategica per Fondazione CDP. In questo senso, offrire ai minori sottoposti alla pena  detentiva attività complementari e formative dedicate significa garantire opportunità concrete per  cambiare la prospettiva di vita di questi ragazzi, attraverso valori importanti come quello dello sport  e del gioco di squadra, che condividiamo con Fondazione Milian. Siamo particolarmente orgogliosi  di aver selezionato quattro rilevanti realtà del Sud Italia, territorio al quale Fondazione CDP ha  deciso di dedicare almeno della metà delle proprie risorse”. 

Il progetto si inserisce all’interno del programma Sport for Change di Fondazione Milan, che si  propone di utilizzare lo sport come strumento di educazione e valorizzazione del talento dei giovani  a rischio di emarginazione sociale.