Lo sport è un sistema sociale ampio e completo che gode di svariate possibilità di inclusione, rivelandosi uno strumento positivo e funzionale per tutti gli ambiti della vita. Dalla salute fisica a quella relazionale, dal benessere emotivo al sostegno psicologico e motivazionale, rappresenta un’opportunità per scoprire i propri talenti, adottare stili di vita sani, fortificarsi, e creare nuove e durature amicizie.
La Fondazione Sportfund Onlus, nodo di prossimità della Fondazione Ébbene, da più di trent’anni segue e orienta il suo lavoro in questa direzione, grazie alla passione dei suoi fondatori, persegue finalità di solidarietà sociale svolgendo attività nel settore dello sport dilettantistico a favore di persone sfavorite da condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali e/o familiari. Sportfund è una fondazione al servizio della collettività che promuove una nuova visione dello sport: inclusivo, alla portata di tutti, che coinvolga un numero crescente di partecipanti di tutte le età. Dalla Val d’Aosta alla Sicilia, la Fondazione è presente con progetti rivolti principalmente ai minori, bambini e bambine diversamente abili e non solo.
“Il mio lavoro nasce dalla passione per lo sport, dal desiderio di far accedere tutte le persone all’attività sportiva. Sento fortemente che lo sport sia positivo e funzionale su tutti i piani”, spiega il presidente Alberto Benchimol, formatosi a Bologna in scienze politiche ad indirizzo politiche sociali. Impegnato nella ricerca fondi, con l’intento di potenziare le attività sportive e i principi portati avanti dalla fondazione in tutta Italia, Alberto è maestro di sci e formatore delle figure della montagna, specializzato nell’insegnamento alle persone con disabilità, con orientamento al superamento delle barriere. “Cerchiamo di colmare quel gap che si crea, proponendo un accesso paritario alle attività. La pratica e la prassi è particolarmente indicata per la partecipazione attiva e gioiosa alla vita sociale. Sono sportivo fin dalla nascita per cui vivo in prima persona l’attività sportiva come una meravigliosa via per esprimere passioni, talenti e capacità. Credo che le persone con disabilità, al margine, possano effettivamente accorciare le distanze”.
Fondazione Sportfund Onlus auspica un sistema sociale completo e inclusivo che riverbera trasversalmente in tutti gli aspetti della vita delle persone partendo da programmi di intervento individualizzati e mirati per ogni disciplina sportiva. “Le modalità di accompagnamento sono diversificate a seconda delle esigenze che la l’attività scelta richiede. Creiamo percorsi personalizzati con l’utilizzo di ausili particolari e specifici, come il monosci, la radio per gli sciatori non vedenti o le bici inclusive. Tutti strumenti messi a disposizione per svolgere l’attività sportiva in condizioni di parità, con risultati che possono spesso raggiungere livelli molto alti”.
La formazione è un punto di forza di questo approccio. Sportfund organizza corsi di formazione e di specializzazione per introdurre, su tutto il territorio nazionale, istruttori capaci di accogliere le persone con disabilità. La formazione degli istruttori è requisito fondamentale per lo sviluppo dello sport inclusivo. Partendo da un’adeguata competenza in materia, i tecnici sono in grado di stimolare le abilità dei loro allievi e di raccoglierne le specifiche richieste, aumentando di conseguenza la resa e il piacere dei praticanti.
Tanti i progetti attivi su più discipline in tutta Italia. Tra gli sport invernali inclusivi, troviamo lo sci con aree e strutture organizzate e pensate al superamento delle barriere architettoniche e di accessibilità ai servizi. Stazioni sciistiche che hanno permesso il sensibile aumento del numero, sia degli sciatori che frequentano le piste, sia del numero di maestri specializzati in questo ambito.
Tra le discipline troviamo anche “Climb for inclusion”, progetto cha ha l’obiettivo di diffondere l’arrampicata indoor e outdoor, e più in generale l’alpinismo. Ai giovani con disabilità, o in situazione di disagio sociale, il progetto fornisce gli strumenti adeguati e tecnici per praticare l’attività con più autonomia.
“Nordic walking per l’inclusione sociale” altro meraviglioso progetto raccomandato dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità. La camminata in natura è, di fatto, ampliamente consigliata a persone di tutte le età, per i grandi benefici cardiovascolari e il minimo impatto a livello osteoarticolare. Il progetto “Ciclabili”, attraverso l’utilizzo di tandem, permette a bambini e adulti con disabilità, fisica o cognitiva, che non consente l’autonomia, di partecipare all’attività ciclistica in compagnia di familiari e amici. In sella per recuperare il piacere di andare in bici, aprendo la gioia che tutti provano fin da bambini. Andare in bicicletta è una ritrovata conquista di libertà.
“I nostri progetti sono rivolti a tutti, a 360 gradi, con la gioia di donare sorrisi e valorizzare la vita, in maniera sana, proattiva e partecipata, divertendosi e adottando abitudini sane. Coltivando un terreno fertile per nuove amicizie e basi più solide per il futuro. Dopo tanti anni di attività, vediamo nella diversità uno straordinario punto di partenza per nuove e rinnovate possibilità”.