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La Cooperativa “Badia Lost & Found”, nodo di Rete della Fondazione Ébbene, per la comunità di Mazzarrone

06-03-2023 11:29

Redazione

News, Da Èbbene,

La Cooperativa “Badia Lost & Found”, nodo di Rete della Fondazione Ébbene, per la comunità di Mazzarrone (Catania)

La riqualificazione dell’entrata di Mazzarrone (Ct) tra via Botteghelle e Viale del Lavoro diventerà un’opera d’arte di Comunità

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La Riqualificazione dell’entrata di Mazzarrone (Ct) tra via Botteghelle e Viale del Lavoro diventerà un’opera d’arte di Comunità.

 

Mazzarrone, con la ceramica e con le mani degli abitanti, la Bellezza ridisegna la periferia.
La cooperativa Badia Lost & Found, nodo di rete della Fondazione Ebbene, prosegue nella mission culturale cominciata otto anni fa; stavolta il territorio “palestra sociale” è quello di Mazzarrone, ove la lungimiranza dell’Amministrazione Comunale del Sindaco Spata, ha chiamato a supporto la cooperativa culturale per fare di un’opera “porta d’ingresso” del comune dell’area calatina, un’operazione di comunità. 

 

Quello a cui punterà la Coopetativa Badia Lost & Found​ sarà il rispetto per la Bellezza e per la comunità del passato, del presente e del futuro. Ogni generazione attraverso la Bellezza può essere testimone vivente di valori. Non a caso, l’altra faccia di questa democrazia partecipata sarà il coinvolgimento di maestranze e saperi del patrimonio immateriale siciliano: lettere in acciaio, elementi in pietra bianca degli Iblei e terracotta saranno materiali e simboli che non solo comporranno l’entrata nel suo restyling finale, ma che hanno già contraddistinto cromaticamente e attraverso il lavoro dell’uomo la storia di Mazzarrone e della sua autonomia cittadina, sino a renderla unica per esportazione d’uva da tavola.

 

Una condivisione che, attraverso un processo artistico, restituirà all’interno della città una comunità di bellezza, che nelle periferie può sembrare un ossimoro, invece qui è una realtà.


L’entrata di Mazzarrone, in quanto “porta”, per tutti gli operatori coinvolti, scuole, artigiani, “facilitatori” nel sociale e nella cultura, è simbolo di «una grande agenzia educativa», un messaggio sempre più chiaro per i cittadini residenti e “temporanei” che transiteranno dinanzi a quel luogo in trasformazione.

 

È una responsabilità istituzionale proteggere più che mai, in questo momento di omogeneizzazione e globalizzazione, i valori della diversità (come le tessere di un mosaico); un pensiero critico che gli alunni dell'Istituto Comprensivo Licodia Eubea - Mazzarrone daranno, in co-partecipazione e in laboratorio, come valore estetico ed etico-partecipativo.

 

Ecco, dunque, la scelta cromatica, su un muro in cemento verrà montato dal Maestro Giuseppe Vaccaro, in arte “Blu di Peppe”, un mosaico dalle tonalità del verde, le cui tessere saranno decorate dagli studenti delle elementari e medie del territorio; alla ceramica verrà sovrapposto il nome in acciaio corten della città, la ruggine ricorderà l’autunno e il colore della terra, particolarmente argillosa e generosa a quella comunità; infine una scultura, un trittico di grappoli d’uva: bianca, con i suoi riflessi dorati, dalla tipicità della pietra dei Monti Iblei, un colore che, oltre a ricordare la figura di San Giuseppe patriarca, patrono di Mazzarrone e casto sposo di Maria, ricorda anche le lunghe trafile delle coperture bianche delle viti.

 

Un nuovo promettente “laboratorio civico” che, come un incantesimo, trova il senso e l’anima nel sogno dei bambini, e di questo loro sogno la Porta di Mazzarrone ne custodirà la visione.

 

L'operatore di Prossimità,

Giorgio Franco