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PALLA AL CENTRO: PERIFERIE IN MOVIMENTO
Trasformare la periferia in un luogo da vivere, permettere ai "ragazzi del quartiere" di riappropriarsi di occasioni di protagonismo e partecipazione condivisa e accrescere il senso di responsabilità civica dei giovani ma anche dei singoli cittadini. Questo il cuore del progetto Palla al Centro: periferie in movimento, che il Centro di Prossimità Istituto Walden di Canicattì promuove nel quartiere Oltreponte.
Zappette alla mano. I ragazzi del quartiere, guidati dal Centro di Prossimità, hanno individuato un campetto abbandonato in via Inghilterra che assumerà nuova vita, grazie a un processo di riqualificazione dal basso con l’obiettivo di trasformarlo in un vero e proprio Polo Funzionale. Dalle partite ai tornei di calcio, basket e pallavolo, tutti gli spazi saranno utilizzati in maniera produttiva e trasformati in luoghi da vivere per le nuove generazioni.
Un progetto ambizioso che rimette al centro il valore dello sport intenso come strumento di aggregazione sociale, crescita educativa e sviluppo di una cultura incentrata sul rispetto delle regole e dell’altro. Vivere in periferia significa per molti giovani confrontarsi non soltanto con modelli sbagliati, sovente caratterizzati da criminalità e illegalità, ma essere privati anche di spazi vivibili che possano fungere da Luoghi di Ritrovo, dove confrontarsi e sperimentare la bellezza di trascorrere un pomeriggio insieme tirando due calci al pallone.
Palla al Centro: periferie in movimento si propone di sviluppare le capacità dei giovani affinché possano agire come agenti di cambiamento all’interno delle comunità, promuovendo la cultura della cittadinanza attiva e innescando percorsi di solidarietà e inclusione, passando alla riqualificazione di zone a rischio degrado. Abitare nelle periferie non significa dunque soltanto attraversarle, ma investire nello sviluppo del territorio e del tessuto sociale, rilanciando il protagonismo dei giovani, parte attiva e vitale dei contesti urbani.
Il progetto vuole creare dei percorsi di rigenerazione che restituiscono un’anima a tutto il quartiere e rigenerare gli spazi abbandonati attorno al nuovo Polo Funzionale. L’incuria lascerà posto a laboratori di arte e cultura, le vie che attraversano le periferie saranno dei salotti dove chiacchierare, gli spazi abbandonati assumeranno la veste di cineforum per stimolare il pensiero critico dei ragazzi.
Tutto questo in un’ottica di progettazione condivisa che attraverso le energie e il talento dei giovani, ma anche con la capacità di investimento del mondo produttivo, del privato sociale e dei singoli cittadini che sposano l’iniziativa si può costruire un percorso imminente di rinascita di quest’area.
E come un filo immaginario che percorre e attraversa le altre periferie di Canicattì, spazzando via il grigio del cemento per lasciare posto alla voglia di riscatto sociale dei giovani e della comunità in genere, il progetto diventerà un modello riproducibile e replicabile anche negli altri quartieri di Canicattì.
Un modello In movimento capace di contaminare più ambiti d’azione con l’obiettivo di ascoltare i giovani, promuovere inclusione e costruire comunità.
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