Quella che stiamo per raccontarvi non è la storia di una “Persona”, ma di un approccio che genera una dinamicità di attività dove più persone entrano in relazione, dove la creatività e il bisogno di mettere al centro il bene comune sono quelle “frasi” che compongono, appunto, la Storia.
Siamo a Lentini, protagonista il Centro di Prossimità Accaesse, anzi l’approccio –quello di Prossimità – che gli operatori mettono in campo e che genera un’esplosione di attività e iniziative.
Come ogni Storia, c’è un inizio: ogni mese il Centro di Prossimità si occupa di distribuire cibo che viene affidato dal Banco Alimentare. A gennaio c’è stata una “consegna speciale”, una quantità elevatissima di mirtilli freschi da consumare in tempi brevissimi.
Anche dopo la consegna dei mirtilli alle famiglie prese in carico, la quantità era tanta, troppa. Che fare?
Ecco che la Storia, con la sua Protagonista – la Prossimità per l’appunto – si evolve e prende forma. Le educatri del progetto Dopo Di Noi, insieme a Nina, persona accolta con il progetto Una Casa per Ricominciare (che ha l’obiettivo di riconnettere le persone con il tessuto sociale) hanno la bellissima intuizione di trasformare i mirtilli. Come? Costruendo un vero e proprio laboratorio di cucina dove coinvolgere le persone con disabilità accolte dal Centro di Prossimità, che per l’occasione hanno indossato grembiule e creatività per trasformare i mirtilli in marmellata.
Un gesto semplice, ma intenso perché si valorizzano le abilità e non le disabilità di ciascuno, si rafforzano le attività manuali, il bisogno di stare insieme e di vivere momenti di aggregazione in un luogo, come quello della cucina, denso di calore.
La Storia però ha ancora una doppia evoluzione: la Prossimità assume nuove sfumature. Oltre a fare la marmellata, i ragazzi coinvolti hanno pensato bene di fare delle ciambelle per rendere i pomeriggi dei bimbi e giovani accolti dal Centro di Prossimità più dolci e accoglienti. Ecco dunque che la Prossimità diventa un dono, si rafforza delle relazioni e del bisogno di sentirsi comunità.
Quella che abbiamo raccontato è un’esperienza quotidiana che descrive come l’approccio, fatto di cura, attenzione e relazione può generare esperienze determinanti per includere e accogliere.
In cucina, negli spazi di Accaesse, si respira il profumo buono della marmellata… e della Prossimità. #goodjob!