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Educare la Comunità alla Prossimità: la sfida della Cooperativa sociale Vale un Sogno, nodo di Èbbene

05-08-2022 13:15

Redazione

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Educare la Comunità alla Prossimità: la sfida della Cooperativa sociale Vale un Sogno, nodo di Èbbene

L'estate nei Luoghi di Prossimità: l’Associazione Tennis San Giovanni Lupatoto esempio per tutti

 

 

 

 

 

 

Tutte le mattine, al suono della sveglia, saltano fuori dal letto e si preparano per andare a lavorare all’Associazione Tennis San Giovanni Lupatoto. È quello il Luogo di Comunità che ogni giorno accoglie i ragazzi con sindrome di Down e altri disturbi specifici che frequentano Vale un Sogno Cooperativa sociale, Nodo di Prossimità della Rete di Fondazione Èbbene per Accorciamo le distanze, progetto di Welfare di Prossimità vincitore del bando L’Italia si accende di Prossimità.

 

«Il circolo di tennis San Giovanni Lupatoto è un Luogo - che ci ospita e che offre ai ragazzi l’opportunità di fare formazione al lavoro - dove la fragilità si fa prossimo attraverso il lavoro e il servizio di qualità portato avanti dai nostri ragazzi, che ogni giorno si impegnano in attività occupazionali legate al servizio bar, affiancati da un educatore, e nella manutenzione del verde e dei campi da tennis, con un operatore del verde», racconta Marta Zansavio di Vale un Sogno.

 

Dieci i ragazzi che fanno parte dello staff, tutti tra i 20 e i 30 anni. «L’obiettivo è la sensibilizzazione della Comunità alla presenza della fragilità – aggiunge Marta - la Prossimità la leggiamo in chiave educativa di tutta la comunità e lo scopo è l’occupazione lavorativa, ovvero stare all’interno della Comunità come lavoratori, per rendere la Comunità stessa più accogliente nei loro confronti, uscire dal confine della cooperativa e vivere esperienze capacitanti sul territorio».

 

Quali i risultati, finora? «La Comunità partecipa tutti i giorni, i soci del circolo tennis e i bambini della scuola tennis sono molto contenti della presenza quotidiana dei ragazzi. Continueremo a monitorare i risultati, ma già i primi feedback sono molto positivi, soprattutto per i laboratori artistici che abbiamo realizzato nelle scorse settimane. Dal punto di vista dell’educazione e del benessere dei ragazzi possiamo dire che loro sono felici, stanno bene al tennis: sentono davvero parte di quel Luogo».