Un salvagente rosa tra le mani con l’immagine di Barbie, uno zainetto sulle spalle dove mettere dentro costume e occhialini, scarpette e merendine. Trecce ai capelli e un vestito giallo per correre verso un’Estate fatta di svago e gioco. È questo il tempo di normalità che ciascun bimbo dovrebbe vivere, anche nel periodo estivo quando la scuola è chiusa, ma il bisogno di socialità e di frequentare spazi di aggregazione è forte, è intenso.
Per Maria, sei anni, tutto questo… le trecce ai capelli e le corse per andare in Piscina è una conquista. Un percorso, quello che gli operatori di Prossimità del Centro Accaesse di Lentini, stanno costruendo per accompagnare la bimba a vivere un nuovo tempo di socialità, a fare sport, a socializzare con i suoi coetanei in un ambiente pensato per accogliere la vivacità e la spensieratezza dei suoi anni.
Maria è accolta dal Centro Accaesse da tre anni, nata in un contesto fragile: mamma e papà hanno disturbi psichiatrici, così da sempre la bimba è stata affidata ai nonni, che però sono molto anziani e quindi non possono seguirla nel suo percorso di crescita. Anche andare al mare, trascorrere un pomeriggio al parco, è per Maria un sogno.
La sua Estate in Prossimità ha dei volti nuovi, esperienze intense. La bimba è stata, infatti, inserita in un percorso socio-educativo estivo attraverso il reddito di cittadinanza percepito dalla famiglia. Due volte alla settimana frequenta la Piscina Ventimiglia Sport Center, struttura con la quale il Centro di Prossimità sta avviando un percorso di collaborazione per costruire nuovi progetti di sport inclusivo. Tuffi in piscina, nuoto insieme agli altri compagni di gioco. “Mi piace nuotare e sentire il mio corpo che diventa leggero in acqua, e poi mi piace sorridere e scherzare con gli educatori e gli altri miei compagni”.
Queste le parole di Maria mentre corre per recarsi in piscina. La sua estate, adesso, ha un sapore nuovo, quello che profuma di opportunità e di inclusione.